Sabato 25 novembre c’è stata la cerimonia di conferimento del premio Giuseppe Ruffino. Ogni anno a riceverlo sono giornalisti e addetti alla comunicazione che si sono contraddistinti per la loro professionalità. Quest’anno ho avuto l’onore di essere stato scelto dagli organizzatori e di ricevere questo premio a Palazzo d’Aumale, a Terrasini. Un riconoscimento che arriva alla sua quarta edizione.
Il premio
Ideato nel 2020, il premio è dedicato alla memoria di Giuseppe Ruffino, punto di riferimento del mondo culturale e giornalistico locale e fondatore della testata “Terrasini Oggi”, scomparso il 25 settembre 2019.
Perché per me è importante
Il motivo che carica di un significato ancora più bello e profondo questo premio è la sua matrice territoriale. Nasco nell’ambito dell’informazione locale e cresco all’interno di un ecosistema regionale davvero straordinario, nonostante la Sicilia – al di là dei facili campanilismi – sia una nazione a tutti gli effetti. Ho sempre amato la dimensione professionale del giornalismo inteso come servizio al territorio.
So bene che ogni bravo cronista e ogni abile redattore aspira a stipendi e condizioni professionali migliori. La ribalta nazionale piace. Eppure, vi assicuro: qui sto bene. Nella mia terra, con i limiti e le difficoltà, con le storie e con la Storia di un’Isola nata “diversa”.
Fare giornalismo in Sicilia non è facile. E forse per questo è anche bello.
A chi dedico il premio?
Dedico il premio giornalistico Giuseppe Ruffino a chi mi è sempre accanto e mi ha sempre sostenuto, nella precarietà e nella stabilità, nel sole e nel vento, nel sorriso e nel pianto. A mia moglie.