Una mattina importante fatta di doni. Sono state le parole, i sorrisi, le riflessioni e il confronto con gli alunni della scuola I.C.S. Cruillas di Palermo, plesso Mendelssohn, a dare colore a una mattina piovosa.
Un giornata particolare, oggi 9 maggio, fatta di straordinarie coincidenze. Nel giorno in cui venne assassinato Peppino Impastato ho avuto l’opportunità di parlare di legalità e di informazione a ragazzi svegli e attenti.
Nel giorno in cui venne fatto trovare il cadavere di Aldo Moro ho avuto la possibilità di dialogare su temi che legano la politica al senso civico comune.
La pioggia, inizialmente, mi aveva scoraggiato: le strade per raggiungere la scuola erano in molti tratti piccoli torrenti. Temevo di rimanere impantanato in qualche traversa senza vie di uscita.
L’Assostampa, il sindacato dei giornalisti, mi aveva incaricato di seguire gli alunni della scuola per un progetto sulla legalità promosso dalla Prefettura di Palermo. A questi ragazzi è stata affidata la figura di Gaetano Cappiello.
Cappiello, impiegato presso la questura di Palermo, ha perso la vita tragicamente nel corso di un’operazione nel 1975. L’indagine aveva un obiettivo: smascherare gli estorsori che avevano preso di mira un commerciante. Cappiello si offrì di proteggere la vittima durante lo scambio di denaro. Nonostante l’incarico delicato, decise di portare con sé solo la sua Beretta di ordinanza. Tuttavia, quando gli estorsori arrivarono, Cappiello li affrontò dichiarandoli in arresto, ma venne tragicamente colpito e ucciso a colpi di arma da fuoco. Il delitto fu attribuito a uomini legati al clan del boss Rosario Riccobono. Cappiello lasciò la moglie e una figlia piccola, morrendo a soli 28 anni.
I ragazzi, guidati da bravissimi docenti, hanno realizzato un elaborato straordinario. Un video che tocca le corde del cuore e della memoria. Un video che non lascia indifferenti. Ho fatto loro i complimenti e dialogato a lungo. Una chiacchierata che ha toccato più ambiti con l’obiettivo di stimolare una risposta proattiva guardando al futuro, il loro futuro. Una dimensione che sarà fatta da intelligenza artificiale e sempre più disparità economiche.
Ma i complimenti e l’incoraggiamento va anche al corpo docente che in questi spazi urbani spesso ai margini dei circuiti che offrono servizi e opportunità stanno costruendo un futuro migliore seminando bene.
La memoria è il tesoro dell’anima