Tempi difficili per gli auguri di Pasqua. Una festa religiosa che si schianta nel frenetico scorrere di un tempo sempre più orientato a un superficiale laicismo. Nel tumultuoso avanzare di un’accettazione indiscriminata del tutto e del niente, osservo il lento morire del concetto di tolleranza. Ma questo non tocca, né estirpa quel germoglio di speranza che timido rimane nascosto nell’inverno della ragione.
La forza della resurrezione, anche nel silenzio delle pietre, germoglia. Al di là del volere dell’essere umano. Perché il senso della luce che vince sulle tenebre è un segreto custodito nelle vene della terra.
In questi tempi, fatti di inedia e oblio, ci siamo convinti che luce e ombra danzino in un abbraccio senza tempo.
La Pasqua, invece, ci svela un enigma di rinascita,
anche a chi osserva il cielo e scruta solo nuvole.
Il giorno in cui la Chiesa celebra la resurrezione, auguro che il cuore di ognuno resti sospeso tra un battito e il silenzio, e il respiro rallenti lì dove il dubbio si fonde con l’essere.
In quello stesso istante, nel momento in cui si scorge, si intuisce come la speranza senza dogma sia una luce che penetra anche i cuori senza un credo, lì lo scoccare di una freccia: l’Amore.
Un amore che porta quiete e invita al risveglio. Un amore che trascende le parole e i silenzi.
Buona Pasqua, quindi, a tutti i viandanti del tempo. A coloro che tra le righe del visibile riescono a leggere l’invisibile.
A coloro che nei segni del mondo trovano cammini di luce.
A coloro che nel mistero della resurrezione riescono ancora a trovare dimora.
A voi tutti auguro un cammino di pace. Nella Speranza di incontrarci lungo il sentiero fiorito di una Fede e di una Carità che sempre si rinnovano.
Buona Pasqua!
Immagine creata con tecnologia DALL-3