Rifletto sulle considerazioni attribuite da un quotidiano al generale Vannacci che si dice basito del non potere esprimere le proprie opinioni. E penso che il generale dovrebbe ringraziare proprio quel mondo al contrario contro cui punta il dito se gli è consentito di dire la propria opinione con un libro.
La difformità di visioni rientra nel meraviglioso mondo della democrazia.
Probabilmente immagino, ma spero di sbagliarmi, che il mondo del generale sicuramente non ammetta né conceda opinioni diverse dalla propria.
Per il resto ritengo, comunque, sia tutto marketing.