Questa mattina a Palermo, dentro le stanze piene di memoria di Palazzo Ziino, ho avuto il privilegio di incontrare un gruppo di persone con lo sguardo rivolto al futuro e la vita impegnata nel presente. Donne e uomini che, accompagnati dal desiderio di ricominciare, si sono riuniti attorno a ciò che di più prezioso abbiamo: la conoscenza. Conoscenza che si è declinata questa mattina anche in amore per la città, per Palermo.

Ho, infatti, parlato con loro di luoghi che sono radici. Abbiamo ripercorso insieme le campagne della Palermo del 1500. Fuori dalle mura, abbiamo visto edificare la chiesa di San Francesco di Paola, e ancor prima abbiamo conosciuto quel tesoro di fede custodito nella chiesetta di Sant’Oliva. Ed è stata proprio lei, Sant’Oliva, al centro di un racconto che ha messo insieme fascino e mistero, devozione e tradizione. Sì, perché ci sono storie che non incontrano l’inchiostro o la stampa ma passano da voce a voce, da pietra a pietra. Così come di pietra è il pozzo che custodisce, secondo tradizione, le spoglie mortali della santa e martire.

L’incontro è stato organizzato dall’Associazione Idea e Azione, una realtà nata per offrire percorsi di utilità sociale alle persone che stanno affrontando un momento di fragilità o di pena alternativa. Dal 2018, infatti, l’Associazione è convenzionata con il Tribunale per progetti di Giustizia di Comunità, offrendo opportunità concrete di riscatto attraverso l’impegno civico e culturale.

Ho conosciuto Liboria Di Baudo, responsabile dell’associazione, ed è stata intesa a primo ascolto, empatia a prima vista. Un onore per me essere coinvolto in uno dei percorsi in cui si impara a curare e amare la città a partire dalla sua storia, dal suo patrimonio artistico, dalla sua anima più profonda. Un grazie di cuore va ad Aldo Messina per avermi invitato a condividere pensieri, memoria e storie.

E grazie, soprattutto, a tutte le persone presenti, per avere ascoltato e partecipato con domande e condivisioni. Un dono inaspettato. La conoscenza e la bellezza possono trasformare le vite delle persone. E ogni incontro non è casuale quando si parte dalla cultura, dall’incontro, dalla voglia di restituire bellezza a ciò che ci circonda.

Palermo lo sa. Palermo è anche questo.

By Giovanni Villino

Giornalista professionista e siciliano creativo. Redattore del Giornale di Sicilia on line. Già supervisore editoriale e vicecoordinatore di redazione di Tgs, Telegiornale di Sicilia. Appassionato di social media e sostenitore del citizen journalism.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *